"Accabadora", pubblicato nel 2009 da Einaudi e vincitore del Premio Campiello 2010, è il più bel romanzo di Michela Murgia, nonché uno dei libri più letti in Italia negli ultimi anni. La Murgia racconta una storia ambientata in un paesino immaginario della Sardegna, dove Maria, all'età di sei anni, viene data a fill'e anima a Bonaria Urrai, una sarta che vive sola e che all'occasione fa l'accabadora. La parola, di tradizione sarda, prende la radice dallo spagnolo acabar che significa finire, uccidere; Bonaria Urrai aiuta le persone in fin di vita a morire. Maria cresce nell'ammirazione di questa nuova madre, più colta e più attenta della precedente, fino al giorno in cui scopre la sua vera natura. È allora che fugge nel continente per cambiare vita e dimenticare il passato, ma pochi anni dopo torna sul letto di morte della Tzia.
È a questo punto della storia che comincia il monologo scritto da Carlotta Corradi e diretto da Veronica Cruciani. Maria, interpretata dalla straordinaria Monica Piseddu, torna a casa della Tzia dopo un lungo periodo di assenza. Ormai è una donna, o vorrebbe esserlo. Ma la permanenza sul letto di morte della Tzia mette in dubbio tutte le sue certezze. Dopo aver ripercorso il passato in un dialogo a senso unico con Tzia Bonaria – o semplicemente con se stessa – Maria riesce finalmente ad accontentare la donna che l'ha cresciuta e che altro non è che sua madre. Anche se questo va contro tutto ciò che è stata. O pensava di essere.
Lo spettacolo racconta dunque una storia d'amore. In questo caso, tra una figlia e una madre. In questo caso, non la madre naturale. Ma l'altra madre. I due grandi temi che oggi chiameremmo dell'eutanasia e della maternità biologica o di fatto, nel testo teatrale come nel romanzo, creano un ambito di riflessione ma non sono mai centrali quanto l'amore e la crescita. Crescita sempre e inevitabilmente legata al rapporto con la propria madre, naturale, adottiva o acquisita che sia.
Biglietto intero 15€
Ridotto over 65 e under 30 prezzo 13€ cadauno
I biglietti si possono acquistare presso la biglietteria del Gran teatro a Torre del Lago, telefonicamente allo 0584 359322 o facendo richiesta mail a
Orari biglietteria:
Teatro Torre del Lago dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
presso il teatro Jenco la biglietteria sarà aperta nei giorni di spettacolo dalle 17.30 alle 21.30